Vi guideremo in città come Gubbio, Assisi, Perugia, Spoleto, Orvieto, Spello, Bevagna, Montefalco, Todi, Lago Trasimeno, Norcia, Cascia, Cascata delle Marmore.
Tutte quelle città sono risalenti al medioevo e quasi tutti i ristoranti della zona sono a conduzione familiare con cucina tipica.
Avrete tutte le informazioni sulle località dove andremo a visitare luoghi segreti nei vicoli stretti dove riscoprire meravigliose tradizioni, e sapori di questa terra.
Per il pranzo vi indicheremo ristoranti tipici per ogni vostro desiderio, o se desiderate degli assaggi veloci nelle tante osterie o enoteche, per risparmiare tempo per andare in più luoghi.
Partendo da Piazza IV Novembre, ove sorgono i monumenti principali (Fontana Maggiore, la Cattedrale, e il Palazzo dei Priori, dove si trova il Museo Nazionale dell'Umbria), si prosegue per Corso Vannucci, la via principale della città.
Giunti a Piazza Italia, che occupa il sito della cinquecentesca rocca Paolina, si ritorna a Piazza IV Novembre passando per Via Biagiotti, senza perdersi il Palazzo del Capitano del Popolo.
Imboccata a questo punto Via dei Priori, si giunge infine all'Oratorio di San Bernardino, gioiello di architettura e decorazione plastica rinascimentale.
Partendo da Piazza S.Chiara, dove si può ammirare la splendida chiesa gotica, si sale per Corso Mazzini fino a giungere alla Piazza del Comune.
Si imbocca poi via S.Rufino, per ammirare la bella facciata del Duomo, e la caratteristica via di Santa Maria delle Rose fino alla Rocca Maggiore. Per scendere si può percorrere uno dei numerosi vicoli che riconducono a Piazza del Comune, da qui per via Portica, via del Seminario e via San Francesco si raggiunge la basilica. Dopo la visita si scende per via frate Elia fino a Piazza S.Pietro, per tornare a Piazza S. Chiara si possono infine, seguire le vie di Borgo S. Pietro, S. Apollinare e S. Agnese.
L'itinerario inizia entrando nella città per Via Matteotti dalla statale di Perugia. procedendo per via mausoleo si giunge al Mausoleo dei Quaranta Martiri, opera dell'architetto Pietro Fringuelli, eretto a ricordo dei di quaranta patrioti eugubini trucidati dai nazisti il 22 Giugno 1944.
Proseguendo per via Matteotti si giunge alla piazza dei Quaranta Martiri dalla quale si può osservare il suggestivo panorama dei principali monumenti cittadini. Sul lato sinistro della piazza si può ammirare la chiesa di S. Francesco. Dalla piazza, procedendo per via della Repubblica si giunge alla chiesa di S.Giovanni quindi per via baldassini si arriva ad ammirare il fianco del palazzo comunale e gli arconi di sostegno alla piazza della Signoria opera del gattapone. Da qui si nota l'imonente mole del palazzo dei Consoli. Tornando indietro e prendendo per via Lucarelli si giunge attarverso una scalinata alla piazza della Signoria. Per via dei consoli, a destra del palazzo omonimo, si raggiunge il largo del Bargello, ornato da una fontana a vasca, dove si può ammirare l'elegante palazzo del Bargello del sec.XIII. procedendo verso sinistra si giunge in piazza Giordano Bruno dove sorge la chiesa di S.Domenico. Se si prosegue per via Gabrielli e poi per via Capitano del popolo si può visitare il palazzo del Capitano del Popolo . Ritornando nella via dei Consoli si devia a sinistra per via Galeotti quindi per via Ducale e giungendo voltando di nuovo a destra per via S.Ubaldo si può ammirare il Duomo e di fronte ad esso il palazzo Ducale detto la Corte. Dalla via Ducale si giunge a via XX Settembre e voltando a destra si imbocca via Mastro Giorgio per poi giungere a via Savelli della Porta dove all'estremità sorge la chiesa di Santa Maria Nuova.
Partendo da Piazza della Libertà, da dove si può ammirare una bella vista del Teatro Romano, discendiamo per Corso Mazzini dal quale, voltando sulla destra, facilmente si può raggiungere la Galleria Comunale d'Arte Moderna.
Svoltando invece sulla sinistra si sale per Via dello Sdrucciolo e attraverso Piazza della Genga si giunge a Piazza del Mercato. Proseguendo verso la Rocca si incontra sulla sinistra Via di Visale e là dove la strada fa angolo con Piazza del Municipio si può ammirare una Casa Romana del I secolo d.C. Attraverso Piazza del Municipio e poi Piazza Campello, dove si trova la Chiesa di S.Simeone del XIII sec. si giunge ai piedi della Rocca eretta per ordine del Cardinale Albornotz durante il pontificato di Innocenzo VI. Prima di discendere nuovamente verso il paese è bene raggiungere il Ponte delle Torri, opera di imponente struttura, alta fino ad 80 metri e lunga ben 230. Tornando sui propri passi da Piazza Campello si imbocca in discesa Via Saffi fino a raggiungere sulla destra la scalinata che porta alla piazza più suggestiva di Spoleto dove troveremo oltre al Duomo anche la piccola chiesa della Manna d'Oro e il Teatro Caio Melisso. Tornando in Via Aurelio Saffi, prima di proseguire per Via dei Duchi, incontriamo il Palazzo Vescovile e nel recinto del Vescovato S. Eufemia. Di nuovo a Piazza del Mercato la si attraversa questa volta lungo il suo lato maggiore fino a passare sotto l' Arco di Druso e accanto alla chiesa di S. Ansano per poi piegare sulla sinistra e ritrovarsi a Piazza della Libertà.
Le origini di Orvieto risalgono alla civiltà etrusca: i primi insediamenti, sono del IX° secolo a.C. e si localizzarono all'interno delle grotte tufacee ricavate nel massiccio su cui sorge attualmente la città.Dopo essere stata annessa nel III° secolo a.C. ai territori di Roma, Orvieto rimane sotto la sua dominazione fino al declino dell'Impero Romano d'Occidente. Diviene poi libero Comune, e durante le lotte tra Guelfi e Ghibellini, è strenua oppositrice del Barbarossa, rimanendo fedele al Papa. Forte della considerazione dello Stato Pontificio, Orvieto può così prosperare per tutto il Medioevo, raggiungendo l'apice dello sviluppo nel XIII° secolo con la costituzione del Consiglio generale dei 400 e l'elezione del Capitano del Popolo.
E' durante questo periodo che si ebbe un fervido lavoro di costruzione di palazzi ed edifici sacri tra cui spicca il celeberrimo Duomo, risalente al 1263, indubbiamente la testimonianza architettonica più importante della città, con la sua splendida facciata gotica e con la ricchezza delle decorazioni e delle cappelle interne. Nella città antica troviamo poi il Pozzo di San Patrizio, edificato nel 1527 su progetto di Antonio da Sangallo il Giovane, il Palazzo dei Sette del 1300, il Palazzo del Capitano del Popolo (XII° secolo) nel quale si tenevano le riunioni del Consiglio Popolare, le chiese di S. Andrea (XII° secolo), S.Domenico (XIII° secolo), S.Giovenale (XI° secolo), Palazzo Soliano (1262) al cui interno sono ospitati due musei : il Museo dell'Opera del Duomo ed il Museo d'Arte Moderna. Inoltre si ricordano il Teatro Mancinelli (1866), la suggestiva Città Sotterranea e la Necropoli del Crocefisso del Tufo risalenti al periodo etrusco.
Spello sorge fra Assisi e Foligno, adagiata su uno sperone del Monte Subasio,con tutti i balconi dei vicoli infiorati.Fra le città della zona è quella che sicuramente annovera il maggior numero di testimonianze di epoca romana; la cinta muraria, poi fondamenta per quella medioevale, i resti del teatro, dell' anfiteatro, delle terme e le splendide Porta Consolare, Porta Urbica e Porta Venere di epoca augustea. Salendo verso l' alto si raggiunge la chiesa, costruita fra il XII e il XIII secolo, di Santa Maria Maggiore la quale benché mostri una bella facciata rifatta con materiali antichi nel 1644 contemporaneamente ad una modifica dell'impianto architettonico, ha al suo interno il pi grande tesoro. E' infatti qui la splendida Cappella Baglioni, sul lato sinistro della navata, dipinta dal Pinturicchio con le immagini dell' Annunciazione, della Natività e della Disputa al Tempio, oltre ad altri affreschi dello stesso autore nelle cappelle della crociera e del Perugino sui pilastri di accesso al presbiterio. Non lontano possiamo visitare la chiesa duecentesca di S. Andrea che ospita la tavola Madonna e Santi del Pinturicchio. Non bisogna dimenticare il palazzo comunale in Piazza della Repubblica con un bel portico ogivale e la chiesa di S. Lorenzo con resti dell' antico edificio del XII secolo. Dai ruderi della rocca trecentesca, situata sulla sommità del colle, si domina la valle del Topino e i colli tutt' intorno. Appena fuori dell' abitato sorgono la chiesa romanica di S. Claudio e la Chiesa Tonda eretta nel periodo rinascimentale a croce greca e con cupola ottagonale
L'antica cittadina di origini romane di Bevagna è collocata al margine occidentale della piana di Foligno, ai piedi del gruppo collinare dove sorge Montefalco, presso l' ansa del fiume Timia.
L'aspetto odierno è sicuramente il frutto dello sviluppo medioevale, infatti benchè i Romani avessero impostato l' antica Menania in modo tale che la via Flaminia fosse il decumano della cittadina, oggi il baricentro urbano è posto pi a sud. Sono assolutamente da non perdere in Piazza Silvestri il palazzo gotico dei Consoli, posto singolarmente in obliquo rispetto agli assi viari e le chiese di San Silvestro (1195 d. C.) e di San Michele Arcangelo; la fontana che completa la scenografia di questo eccezionale spazio pubblico è invece un rifacimento di epoca ottocentesca. Ancora oggi sono ben conservate le porte medioevali della cittadina, anche in seguito ad interventi ricostruttivi come quello del 1797 su Porta San Venanzo e lunghi tratti dell' antica cerchia di mura. Non mancano, inoltre, testimonianze delle origini pi antiche di Bevagna: i resti di un tempio del II secolo d.C. sul quale fu successivamente eretta la chiesa medioevale della Madonna della Neve, il teatro romano (II secolo d.C.) che rimane a far da fondamenta ad un isolato circolare lungo il corso dell'antica Flaminia e i notevoli resti di mosaici appartenenti forse ad un edificio termale che rappresentano animali marini. Fra le pi importanti manifestazioni che sono organizzate nella città merita senza dubbio una nota particolare la rievocazione storica del Mercato delle Gaite.
Montefalco, posto in una posizione dominante sulle valli del Topino e del Clitunno, offre la vista di un ampio panorama delle terre umbre.Gli edifici pi importanti da visitare all'interno delle antiche mura di Montefalco sono senz'altro il palazzo comunale di origine duecentesca come la chiesa di Sant'Agostino, la chiesa romanica di San Bartolomeo con la vicina Porta di Federico II del 1244 e la chiesa di Santa Chiara al cui interno troviamo dipinti di scuola umbra. In nessun caso si dovrà però dimenticare di visitare la chiesa trecentesca di San Francesco, che oggi ospita la Pinacoteca; infatti, al suo interno potremo trovare tanto dipinti di grande livello come un Presepio del Perugino, quanto lo straordinario ciclo di affreschi delle "Storie di San Francesco di Benozzo Gozzoli. Poco lontani dal centro abitato, sorgono la chiesa cinquecentesca di Sant'Illuminata e quella quattrocentesca di San Fortunato che ospita nella lunetta del portale e nell'altare di destra ancora opere di Benozzo Gozzoli. Fra i più importanti prodotti tipici del paese va assolutamente ricordato il vino Sagrantino.
A 604 m. sul livello del mare, tra i fiumi Sordo e Torbidone sorge la cittadina di Norcia, anticamente Nursia, la più grande città del comprensorio. Le origini della città sono remotissime: già ai tempi delle guerre puniche tra romani e i fenici, Norcia ebbe un ruolo di primo piano, come è documentato dagli storici latini. Durante epoca romana fu centro di importanza politica: prima prefettura e municipio in seguito. Sconvolta dai longobardi e dai goti, si riprese e fu un attivo centro medievale. Le sue bellezze storiche sono in gran parte state danneggaite dai frequentissimi terremoti che hanno devastato la cittadina nel corso dei secoli. Il primo terremoto documentato risale infatti alla prima metà del '300. Tuttavia, grazie ad un attento restauro, oggi la città si presenta nella sua sruttura originale, con la splendida architettura medioevale e signorile. Come Cascia, la città diede i natali a un grandissimo personaggio religioso: San Benedetto, primo monaco del Cristianesimo, e fondatore dell'ordine dei Benedettini, che visse a cavallo del 500, tra la preghiera e l'umiltà del lavoro, come egli stesso sintetizzò nella frase ormai celebre "Prega e Lavora".
La città si presta sia ad escursioni tra i sapori dei ristoranti a cucina tipica che ad una visita più attenta e approfondita delle sue ricche opere d'arte, tutte racchuise dalle antiche mura. Notevole in tal senso la chiesa gotica di San Benedetto. Il Duomo è invece di epoca rinascimentale, ma purtoppo dell'originale resta poco ed il restauro in epoca barocca ne ha cambiato lo stile architettonico. Altro notevole esempio di architettura rinascimentale, questa vota laica, è la Castellina, una rocca a quattro lati realizzata dal Vignola, oggi sede del Museo Civico Diocesano. Trecenesche, le chiese di S. Agostino, che merita una visita per il portale ogivale la cui lunetta reca in buono stato un affresco con Madonna con Bambino e S. Agostino, e quella di San Giovanni, che a differenza della prima però ha perso la struttura originale a causa dei restauri in epoca barocca. Bella anche la chiesa di San Francesco con il rosone che si apre sulla sua facciata. Nelle vicinanze di Norcia, il paesino di Serravalle offre la magica atmosfera di un villaggio perduto tra il verde delle colline umbre. Per gli amanti del trekking e delle distese campestri, i piani di Castelluccio offrono uno spettacolo davvero singolare, in particolare durante la primavera, in cui, grazie alla fioritura,i prati assumono mille tonalità diverse fuse insieme in una unica moltitudine di colori.
Nel parlare di Cascia non si può non citare Santa Rita; la suora, beatificata nel 1900, visse tra il 1381 e il 1457. Oggi la Santa, conosciuta come dispensatrice di grazie, è venerata in tutto il mondo e moltissima gente si reca ogni anno in pellegrinaggio durante le celebrazioni ritiane al Santuario a lei consacrato.Da vedere nella cittadina sono soprattutto i gioielli di architettura medievale: la chiesa gotica di San Francesco, che colpisce per la bellezza del rosone e del suo portone ogivale, la chiesa di S.Antonio Abate, originaria del 1400 ma ristrutturata e modificata in epoca barocca che all'interno presenta un ciclo di tele sulla storia del Santo. La collegiata di Santa Maria è uno degli edifici più vecchi di tutta la città, esso risale ad epoca longobarda, anche se, a causa dei danni riportati nei terremoti che hanno caratterizzato la storia geologica di queste terre, è stato notevolmente modificato. Al suo interno possono essere ammirate notevoli opere d'arte come il Crocifisso ligneo del 1400.E'di epoca gotica anche la chiesa di S.Agostino, al cui interno si trovano stupendi esempi di affreschi di scuola umbra e perugina. Di notevole interesse storico e religioso sono la basilica e il monastero di S. Rita, veri e propri centri religiosi di fama mondiale.
Sicuramente una tappa fondamentale per chiunque decida di visitare le bellezze naturali dell'Umbria.
La Cascata delle Marmore è un'opera artificiale di sistemazione idraulica dovuta ai Romani; il fiume Velino, infatti, si allargava negli anni precedenti il 290 a.C. in una vasta zona di acque stagnanti, paludose e malsane. Allo scopo di far defluire queste acque, il console Curio Dentato fece scavare un canale che le convogliasse verso la rupe di Marmore, e da lì le facesse precipitare, con un balzo complessivo di 165 metri, nel sottostante alveo del fiume Nera.
Lo spettacolare salto della Cascata delle Marmore ha ispirato poeti ed artisti di ogni periodo storico: Virgilio nell' "Eneide", Cicerone e G. Byron nel "Childe Harolds Pilgrimage". Da circa 50 anni le acque della cascata sono utilizzate per alimentare la centrale idroelettrica di Galleto. Di conseguenza la cascata si può ammirare solo negli orari riportati nella tabella sottostante. Fu proprio grazie alla ricchezza di queste acque ed alla loro energia, che fu possibile il sorgere, a Terni, di industrie siderurgiche, elettrochimiche ed elettriche.
Nuovi prezzi per l'ingresso alla Cascata:
Intero € 5.00 (1 biglietto gratuito per gruppi di minimo 15 persone).
Ridotto € 2.50 (scolaresche, ragazzi fino a 12 anni, residenti).
Ingresso gratuito (bambini al di sotto di 6 anni).
copyright © 2010 - shuttleperugia.it - powered by ecostudiogroup.com - xhtml 1.0 - css