Dal vostro hotel in Umbria, vi guideremo in poco un'ora circa di città come Firenze, Arezzo, Siena, San Giminiano, Montalcino, Pienza, Moterigioni, Montepulciano Bagni di Vignoni o in 2 ore per Pisa e Lucca.
Ci fermeremo per il pranzo in ristoranti tipici, se lo si desidera, o per in gastronomie tipiche per panini, per risparmiare tempo e vedere più luoghi a cui siete interessati.
Torneremo in hotel prima di sera, all’orario concordato.
Tappa obbligatoria per chi è in visita a Pisa, Piazza dei Miracoli ospita il più significativo complesso religioso della città costituito dal Battistero, dal Duomo, dalla Torre pendente e dal Camposanto.
Facilmente raggiungibile imboccando Viale delle Cascine e svoltando poi a destra per Via C. Cammeo, al nostro arrivo ci troveremo di fronte al Battistero in stile romanico, costruito sotto la direzione di Nicola Pisano che all’interno ne realizzò il bellissimo pulpito ornato con le Storie di Cristo. Dietro il Battistero sorge la Cattedrale, la cui facciata è un’alternarsi di colonne e lesene che esprimono tutta l’armonia dell’architettura romanica. Nelle immediate vicinanze si può visitare inoltre, il Museo dell’Opera che ospita le riproduzioni, i modelli e i documenti riguardanti le fasi costruttive di questo complesso architettonico.
La Torre di Pisa , nota anche come Torre pendente per la sua evidente inclinazione, fa da campanile al Duomo ed è forse il monumento che viene visitato con maggiore attenzione e curiosità dai turisti.
Nel Camposanto Monumentale, infine, dove in passato hanno trovato sepoltura gli uomini più illustri della città di Pisa, sono oggi esposte numerose opere del periodo etrusco e medievale organizzate in una sorta di galleria d’arte.
Lasciando Piazza dei Miracoli e imboccando Via Cardinal Maffi, passiamo davanti al Palazzo Arcivescovile; svoltando poi a destra per Via Carducci, si arriva al centro storico della città: Piazza dei Cavalieri, che ospita l’omonima Chiesa e il Palazzo dedicato a Santo Stefano, ricordato perché combatté contro i saraceni.
Nelle immediate vicinanze si può visitare anche il Palazzo dell’Orologio o Torre della Fame così denominata perché vi trovò la morte per fame alla fine del 1200 il Conte Ugolino, nobiluomo pisano appartenente ai ghibellini, il quale vi fu rinchiuso per aver tramato contro la patria e contro il partito a cui apparteneva, volendo instaurare un governo guelfo.
Partenza dalla vostra villa/hotel per Firenze, la capitale del rinascimento e dell’arte. Visita di Piazzale Michelangelo, da dove è possibile godere dall’alto di una straordinaria vista della città. Raggiungeremo quindi il centro con visita della chiesa di S.Spirito e Carmine, di Ponte Vecchio, del Palazzo Pitti e i suoi irresistibili negozietti e di Piazza della Signoria. Dopo il pranzo, il tour continua visitando la galleria degli Uffizi, il Duomo di Santa Maria del Fiore con la sua Cupola del Brunelleschi, il Battistero e il Campanile di Giotto, terminando poi la visita passeggiando per il centro storico con del tempo libero per dello shopping.
Conosciuta in tutto il mondo e cuore della città di Siena è la medievale Piazza del Campo, oggi famosa per il Palio dell’Assunta ed un tempo luogo di ritrovo per l’intera cittadinanza che vi giungeva per assistere agli spettacoli ed alle giostre medievali.
Qui si potranno visitare il Museo Civico all’interno del Palazzo Pubblico oggi sede del comune, la Torre del Mangia, che offre una vista panoramica sulla città con i suoi 87 metri di altezza e la Fonte Gaia.
Nelle immediate vicinanze di Piazza del Campo si possono visitare le Logge del Papa e Palazzo Piccolomini, oggi sede dell’archivio di Stato, entrambi rappresentativi dell’architettura rinascimentale a Siena.
Prendendo per Banchi di Sotto e svoltando poi a destra per Via dei Pellegrini, si raggiunge Piazza del Duomo con la struttura romanico-gotica del Palazzo Arcivescovile, caratterizzata dalla vetrata del coro di Duccio di Buonainsegna e all’interno del quale si può visitare la Libreria Piccolomini.
Lasciando Piazza del Duomo e prendendo poi per Via Fontebranda, si arriva all’omonima Fontana tra la più belle ed antiche della città.
Il comune di San Gimignano, il cui toponimo deriva dal nome del santo che salvò la città dall'invasione dei Goti, si trova in provincia di Siena. Posto ad un'altitudine di 325 metri s.l.m., ospita una popolazione di circa 7.000 abitanti e numerose testimonianze storico-artistiche.
All'interno di questo centro, infatti, si possono ammirare le chiese di San Iacopo e San Pietro, la Collegiata di Santa Maria Assunta con la cappella di Santa Fina, il Duomo, il Museo di Arte Sacra, il Palazzo del Podestà ed il Palazzo Pratellesi.
In antichità San Gimignano è un piccolo villaggio del periodo etrusco-ellenistico (III-II secolo a.C.). Ci sono però testimonianze anche di una presenza più remota. L'area sacra di Pugiano, ancora visibile nella valle del torrente Riguardi, dovrebbe risalire infatti all'epoca etrusco-arcaica. La leggenda sulla fondazione della città attribuisce invece la sua nascita all'insediamento di Silvio, uno dei patrizi romani in fuga dopo la fallita congiura contro Catilina. L'anno di fondazione sarebbe il 63 a.C., quando sorge il borgo di Silvia.
In epoca medievale Silvia si è ormai consolidata ed ha assunto il nome del vescovo di Modena Gimignano, cui si attribuisce il merito di aver sventato con la sua apparizione l'invasione del paese da parte delle orde barbariche di Totila. Attraversato dalla via Francigena, San Gimignano vede sviluppare nei suoi dintorni un crescente numero chiese e conventi. Il percorso, aperto dai Longobardi lungo l'antica via Cassia e successivamente controllato dai Franchi, rappresenta un autentica arteria stradale che collega il nord Europa con Roma.
Nel 1199 la città diviene un comune autonomo, liberandosi dal dominio del vescovado di Volterra. In quest'epoca, il borgo patisce le divisioni interne tra guelfi filopapali e ghibellini filoimperiali, che causano all'interno del territorio un'autentica "guerra civile". Tra i numerosi diplomatici ospitati dalla città per risolvere questa lotta fratricida che imperversa in Toscana vi è Dante Alighieri, presente nel 1300. La peste di metà XIV secolo aggrava la crisi socio-economica del borgo, che nel 1354 accetta di sottomettersi all'autorità della Repubblica Fiorentina. Da quel momento San Gimignano si configura come uno dei più importanti centri del contado fiorentino, sebbene il suo declino demografico sia evidente. Dai 13000 abitanti di inizio XIV secolo si scende sino ai 3000 di fine Quattrocento.
Il degrado del suo tessuto sociale e il crollo del numero di abitanti hanno fatto si che negli anni l'edilizia non sia intervenuta particolarmente sulla struttura del centro storico. In tempi recenti, perciò, i cittadini di San Gimignano si sono resi conto di possedere un autentico patrimonio artistico a cielo aperto. Recuperato in tutta la sua intatta struttura medievale, il comune è stato recentemente annoverato tra i patrimoni protetti dall'UNESCO.
Il comune di Montalcino è la terra natale del Brunello, uno dei vini rossi più famosi al mondo. Si trova in provincia di Siena, ad una altitudine di 567 metri s.l.m., ed ha una popolazione di circa 5.000 abitanti. Al suo interno si possono ammirare il Palazzo Vescovile e le Chiese di Sant'Agostino e San Francesco, entrambe del XIII secolo.
Tra la Valdichiana e la Val d’Orcia, si trova l’antico borgo di Montepulciano rinomato per la produzione di vini pregiati e che, con il suo centro storico, è una importante testimonianza artistica del periodo medievale e rinascimentale.
Passeggiando lungo le vie del paese fiancheggiate da edifici del periodo cinquecentesco, si possono visitare: Palazzo Cocconi, Palazzo Cervini e Palazzo Cagnoni, la Torre di Pulcinella ed infine il teatro costruito in onore del poeta cinquecentesco Angelo Poliziano, che in questo paese trovò i natali.
Percorrendo la Val D’Orcia si arriva a San Quirico, suggestivo borgo medievale circondato da mura quattrocentesche, dove sorgono la duecentesca Collegiata Romanica, la Chiesa di San Francesco e la piccola chiesa romanica di Santa Maria Assunta.
Lasciando il paese si arriva alla cittadina di Montalcino, rinomata per il vino pregiato ed importante per le testimonianze storiche del periodo romano con la Loggia, la Rocca trecentesca ed il Palazzo Comunale.
Il comune di Monteriggioni ha il suo capoluogo in prossimità dell'omonima fortezza del XIII secolo. Si trova in provincia di Siena, ad un'altitudine di 356 metri s.l.m. ed ha una popolazione di circa 7000 abitanti.
Sebbene il nucleo abitativo principale sia ben consolidato già intorno all'anno Mille, il castello è stato edificato solo a partire dal 1213, per volontà della Repubblica Senese, in corrispondenza di un'antica fattoria longobarda. Scopo principale della sua edificazione è presidiare la via che conduce a Firenze, creando una sorta di avamposto difensivo di Siena. Rappresenta uno dei primi castelli costruiti dai senesi, i quali hanno sempre preferito acquistare rocche già esistenti da nobili feudatari in decadenza.
La storia del comune di Pienza, che si trova in provincia di Siena ad un'altitudine di 491 metri s.l.m., è strettamente legata alla figura di Pio II, papa natio del piccolo borgo, che una volta salito al soglio pontificio ha voluto trasformare il suo piccolo paese in una splendida città rinascimentale.
Il primo insediamento nel territorio è una "curtis" chiamata Corsignano, le cui prime notizie risalgono al IX secolo. Tuttavia, l'antica pieve di Corsignano, oggi ancora visitabile, potrebbe risalire anche ad un secolo prima e può essere perciò considerata il nucleo intorno al quale si è sviluppato il primo abitato. Fino al XII secolo l'area è stata proprietà dell'Abbazia di San salvatore, che beneficia delle concessioni ottenute da ciascun imperatore. Successivamente si instaura nel territorio di Corsignano l'autorità senese.
Nel corso degli anni la Repubblica di Siena è costretta a stanziare un notevole presidio militare nell'area, per venire incontro alle continue incursioni da parte di Orvieto e Firenze, che occuperanno il borgo anche per alcuni anni nel Duecento. Nel 1330 Corsignano diventa sede di podesteria e un secolo più tardi di vicariato. Si afferma intanto sul borgo la famiglia possidente dei Piccolomini, dalla quale nasce, nel 1405, Enea Silvio, il futuro Pio II.
Nel 1458 Enea Silvio Piccolomini è eletto pontefice e da subito avvia l'opera di ricostruzione del suo paese natale, che verrà rifondato con il nome di Pienza. Il progetto di abbellimento dell'antico borgo viene affidato a Bernardo Gambarelli detto il Rossellino, del quale oggi sono visibile alcuni palazzi quattrocenteschi e la piazza Pio II, progettata dall'architetto. Punto centrale della città, la piazza è anche il luogo sul quale si affacciano la Cattedrale dell'Assunta e le architetture più imponenti. Per uno strano disegno del destino, sia il Papa che l'architetto muoiono nel 1464, senza potere godere a pieno dei frutti del loro lavoro.
Nel XVI secolo Pienza, diventato un centro economico ricco e vivace, diventa quindi oggetto delle incursioni di capitani di ventura e milizie toscane. Nel 1502, ad esempio, è saccheggiata da Cesare Borgia, mentre altri danneggiamenti derivano dal grave conflitto che vede opposti Siena e Firenze a metà secolo. Nel 1559 Pienza entra a far parte del Granducato mediceo, cui deve un periodo di rinnovata stabilità politica ed economica.
Nelle vicinanze del capoluogo si può anche ammirare il castello di Monticchiello. Nonostante la sua origine medievale, la fortezza ha segnato l'ultima pagina di storia del comune di Pienza. Nel 1944, infatti, è stata teatro di un duro scontro fra partigiani e truppe nazifasciste. I primi, anche grazie all'aiuto portato loro della popolazione, hanno qui riportato una delle più significative vittorie militari della Resistenza in Toscana.
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